Fotocopia gratis

 05/04/2014

Con Fotocopiagratis la pubblicità paga le copie al posto degli studenti

L’idea di una startup romana: uno sponsor permette di stampare file e duplicare documenti di ogni tipo. Gratis, ma con un limite

di luca indemini

 

Vivremo pure in un’epoca digitale, ma a quanto pare in Italia si fa ancora molta fatica a rinunciare alla carta: stampanti e fotocopiatrici sfornano in media 5 miliardi di fogli l’anno. 

In attesa di trovare una soluzione per ridurre l’impatto ambientale del fenomeno, come fare a contenere i costi e sfruttare al meglio questa ingente mole di carta prodotta? Barattando pubblicità per gratuità. Le fotocopie possono diventare un ottimo veicolo promozionale, più efficace e penetrante di flyer, cartoline e locandine; in cambio, lo “sponsor” paga le copie. Questa in sintesi l’idea di Andrea Geremicca , fondatore di Fotocopiagratis : “La scintilla è scoccata quasi tre anni fa: stavo passeggiando per New York e ho notato delle strisce pedonali molto particolari, erano tutte grigie, tranne una, bianchissima, su cui veniva promossa la marca di un noto detersivo americano. Mi ha fatto riflettere sulle nuove frontiere dell’advertising”. Solo alcuni anni dopo, sul finire del 2013, Geremicca decide di puntare sulle fotocopie come canale per la diffusione dei messaggi pubblicitari. Idea non originale, esistevano già esperienze simili in Giappone e in Italia ci aveva già provato CopyCopy, senza particolare successo.

 

“Partendo da queste esperienze, abbiamo cercato di realizzare un modello di business efficace – spiega Geremicca –. CopyCopy si era legata alle Università, targettizzando troppo il servizio; inoltre puntava solo sulle fotocopie, non permetteva di stampare da file e non prevedeva limiti al numero di copie gratuite, in questo modo non si tutelavano gli sponsor, che rischiavano di pagare per fare pubblicità ad un unico utente”.

Analizzato l’esistente, Andrea Geremicca inizia a strutturare il progetto assieme a Giampiero De Paolis e Stefano Pioda, proprietario di sei copisterie  a Roma. Quest’ultima collaborazione offre un bacino di partenza interessante per gli sponsor: nel 2013 i sei centri di Pioda hanno realizzato 40 milioni di fotocopie.

 

Fotocopiagratis si sviluppa attorno a un sito internet, che è il cuore pulsante della startup. Qui ci si iscrive al servizio, acquistando la tessera annuale da 5 euro, che potrà poi essere ritirata quando ci si reca in una delle copisterie convenzionate; qui si possono caricare i file da stampare, decidere il numero di copie, selezionare il centro copie più comodo e stabilire l’orario in cui passare a ritirare il materiale, evitando code e attese. Sempre sul sito è inoltre possibile condividere dispense, riassunti, appunti con compagni di corso e altri utenti del servizio, dando vita a una vera e propria community, dove gli iscritti potranno accedere a tutti i materiali caricati e scegliere di stampare anche i file di altri utenti.

 

“Per garantire agli sponsor una buona circolazione del messaggio promozionale abbiamo stabilito dei vincoli – racconta Geremicca -. Ciascun iscritto potrà stampare gratuitamente al massimo 25 pagine al giorno, le altre copie saranno al prezzo convenzionato di 3 centesimi a pagina in tutto il circuito di copisterie aderenti. Inoltre abbiamo stabilito anche un tetto annuo di mille copie, per ridurre il rischio che la stessa tessera venga utilizzata da più persone”. 

 

La prova dei fatti dirà se l’idea è premiante, intanto a livello progettuale sembra convincente: tutti ci guadagnano. Gli studenti, che risparmiano sulle fotocopie. Le copisterie aderenti, che tra copie gratuite e prezzi convenzionati saranno particolarmente convenienti e dovrebbero veder crescere il numero di clienti. E lo sponsor, che potrà usufruire di uno strumento di promozione che ha un elevato coefficiente di penetrazione e che a differenza di flayer e volantini ha lunga vita, perché lo studente torna più volte sulle dispense. “La pubblicità sarà pubblicata sul retro delle pagine stampate – spiega Geremicca –. Agli sponsor consigliamo di occupare non più di un terzo della pagina, per lasciare lo spazio ad appunti e annotazioni, in questo modo si garantisce il fatto che lo studente torni più volte sul messaggio, almeno ogni volta che deve ripassare”.

 

Resta l’annosa questione della SIAE e il rapporto con le norme sul diritto d’autore. “Anche per questo motivo abbiamo deciso di introdurre un numero massimo di copie. Fotocopiagratis si attiene al limite del 15 per cento , il personale delle copisterie convenzionate controllerà il rispetto delle regole – precisa Geremicca –. Inoltre la piattaforma si basa sulla stampa di dispense universitarie e appunti, più che sulla copia di libri e testi”. 

 

A fine aprile partirà la fase beta, per testare il sistema in due centri nei dintorni della Sapienza, a Roma. Da settembre, con l’inizio dell’anno accademico, il progetto si estende nelle copisterie in prossimità di tutte le università romane. “Poi puntiamo a Milano, il modello è facilmente replicabile, se funziona potremo allargarci ad altre città – conclude Geremicca –. Intanto stiamo coinvolgendo diversi brand e sponsor, la risposta entusiasta ci fa ben sperare”.